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[Tolkien vs Lot] GLI ELFI

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Messaggio Da Squirrel Gio Dic 29, 2011 7:03 pm

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Gli Elfi - Cenni generali

Nei Tempi Remoti, gli Elfi si svegliarono presso il lago di Cuiviénen, che significa “Lago del Risveglio”, situato nel sud della Terra di Mezzo. Gli Elfi erano i cosiddetti Primogeniti, visto che furono le prime creature antropomorfe che nacquero sulla Terra di Mezzo. Nei Tempi Antichi, la maggior parte degli Elfi intrapresero un lungo viaggio verso il nord ovest della Terra di Mezzo, per poter raggiungere Valinor, il reame beato. Gli Elfi che rimasero presso il lago di Cuiviénen vennero chiamati Avari. Gli Elfi che intrapresero il Grande Viaggio vennero chiamati Eldar, ed essi si divisero in tre rami: i Noldor, i Vanyar e i Teleri. I primi due raggiunsero Aman, mentre i Teleri rimasero in parte nel Beleriand (la parte più occidentale della Terra di Mezzo), in parte a est dei Monti Brumosi, mentre una parte di loro andò in Aman.

I Teleri che rimasero nel Beleriand vennero chiamati Sindar, Elfi Grigi. In tempi successivi, molti dei Noldor (che erano andati in Aman) decisero di tornare sulla Terra di Mezzo, e ciò contro la volontà dei Valar. Essi si stabilirono nel Beleriand e fondarono molti regni; i Vanyar invece rimasero in Aman, dove furono chiamati, insieme ad alcuni Teleri e ad alcuni Noldor ivi rimasti, Elfi Alti. Considerando tutta la Terra di Mezzo, vi erano due rami principali di Elfi: gli Elfi Occidentali (Eldar) e gli Elfi Orientali. Gli Elfi Occidentali vivevano nel Lhûn, sulle coste occidentali della Terra di Mezzo, mentre quelli orientali abitarono i boschi come il Lórien e Bosco Atro. Vennero così a chiamarsi anche Elfi Silvani.

Sotto la guida di Oropher, padre di Thranduil padre di Legolas dei Nove Viandanti, molti degli Elfi orientali si insediarono nel Bosco Atro, allora ancora indenne dagli Influssi di Sauron. Ma quando questi ricominciò a farsi sentire, Oropher condusse un esercito di grandi dimensioni e lo unì a quello di Malgalad del Lórien quando l’Ultima Alleanza tra Elfi e Uomini attaccò Sauron. Gli Elfi di Oropher però non vollero sottostare agli ordini supremi dei Gil-Galad, così le perdite nella Battaglia di Dagorlad, che pur fu vinta dall’ Alleanza, furono enormi. Anche Oropher rimase ucciso, e suo figlio Thranduil salì al potere.

Ci fu un periodo di tregua, durante la quale Sauron non si fece più vedere, ma dopo vari anni questi si insediò nuovamente a Dol Guldur; il popolo di Thranduil fu così costretto ad arretrare davanti alla malvagità di Sauron, e occupò infine solo la parte settentrionale di Bosco Atro. Ai confini orientali di quest’ultimo, Thranduil costruisce il suo palazzo.




Gli Elfi Vanyar

I Vanyar sono la prima stirpe di Elfi, e parteciparono tutti al grande viaggio verso Valinor. Gli Elfi Vanyar hanno la pelle molto chiara, quasi luminosa, ed hanno lunghi capelli biondi. I Vanyar parlano solamente il Quenya, ed inoltre sono il popolo più amico dei Valar da cui deriva la loro immensa e rinomata saggezza; i Vanyar sono anche i più esperti di musica e poesia, anche se le opere di mano Vanyar giunte a noi non sono affatto numerose.
Il loro primo re è Ingwë, che li condusse a Valinor, dove i Vanyar abitarono poi a Tirion oppure a Valimar, la città dei Valar.

Pare tuttavia che alcuni Vanyar abbiano partecipato all’Esilio dei Noldor nella Terra di Mezzo: tra questi Elenwë moglie di Turgon (che però morì nell'attraversamento dell'Helcaraxë), e Glorfindel, Elfo di Gondolin probabilmente Vanyar a causa dei suoi capelli biondi.

Non si sa molto altro su questo popolo elfico, ma i Vanyar parteciparono alla Guerra d’Ira, quella scatenata dai Valar contro Morgoth sotto richiesta di Eärendil il Navigatore, con i loro splendidi stendardi bianchi. In seguito all’invasione dei Númenoreani di Aman, però, alcuni Vanyar furono costretti a cambiare dimora a causa delle rocce che sommersero l’intero esercito di Númenor capeggiato da Ar-Pharazôn e che cambiarono radicalmente la connotazione di Aman.

In seguito, pare che Ingil, figlio di Ingwë, abbia condotto una parte del proprio popolo sull’isola di Tol Eressëa dove già dimoravano molti Noldor e Sindar scampati alla distruzione del Beleriand.
I Vanyar più famosi sono Ingwë, Re Supremo degli Alti Elfi, suo figlio Ingil; Indis, seconda moglie di Fëanor; Elenwë moglie di Turgon.




Gli Elfi Noldor

I Noldor costituiscono la seconda grande stirpe degli Elfi, e sono di sicuro gli Elfi che più hanno occupato le narrazioni di Tolkien durante le Ere. I Noldor (chiamati negli scritti più antichi anche Gnomi) hanno la capigliatura corvina (eccetto per la dorata progenie di Finarfin) e il loro interesse supremo è fabbricare e inventare nuovi oggetti: per questo motivo i Noldor sono gli Elfi che più furono amici dei Nani.
I Noldor hanno una storia travagliata. Finwë era il primo re dei Noldor, che li condusse a Valinor, e più precisamente nella città di Tirion, dove i Noldor ebbero una buona convivenza coi Vanyar, e da questa convivenza i due popoli guadagnarono parecchio.

Finwë aveva tre figli: Fëanor, il primogenito, abilissimo con le mani ma dallo spirito ardente, e Fingolfin e Finarfin, i fratelli cadetti figli di seconde nozze del re. A Valinor Fëanor fabbricò i Silmaril, i Tre Gioielli, che contenevano la Luce dei Due Alberi di Valinor, Telperion e Laurelin. Morgoth però li rubò ed uccise Finwë, il padre di Fëanor, che giurò in nome di Ilùvatar di riappropriarsi dei Gioielli tornando sulla Terra di Mezzo. Tutti i Noldor (eccetto quelli di Finarfin) allora si avviarono verso la Terra di Mezzo, ma per farlo avevano bisogno di navi, così le chiesero ai Teleri di Alqualondë in cambio dell’aiuto ricevuto nella costruzione della città. Tuttavia i Teleri rifiutarono e così i Noldor li massacrarono e si appropriarono delle navi.

Queste però erano insufficienti a portarli tutti nel Beleriand, così i Noldor decisero di alternare le partenze: Fëanor e i suoi partirono per primi ma, essendo impazienti, bruciarono le navi impedendo a Fingolfin e Finrod (primogenito di Finarfin) di usarle, cosicché i poveri fratelli cadetti dovettero attraversare a piedi l’Helcaraxë, il Ghiaccio del Nord, per giungere nel Beleriand. I Noldor di Fëanor vennero attaccati immediatamente dagli eserciti di Angband nella Dagor Nuin Giliath (cioè Battaglia sotto le Stelle) ed ottennero la vittoria, anche se Fëanor rimase ucciso dai Balrog. Anni dopo giunsero le schiere di Fingolfin che salvarono Maedhros l’Alto, figlio di Fëanor, che era rimasto prigioniero di Morgoth. Maedhros allora per riconoscenza cedette il titolo di Alto Re dei Noldor alla casata di Fingolfin, e i rapporti tra i Noldor si rinsaldarono. Successivamente giunse anche Finrod che contribuì ad ingrossare le fila dei Noldor: questi diedero una festa, detta della Riconciliazione, a cui partecipò anche Cirdan il Carpentiere e i suoi Elfi Falathrim.

Morgoth allora pensò di attaccare gli Elfi, ma questi sconfissero le innumerevoli schiere degli Orchetti e si ritrovarono persino ad inseguirli e ad assediare la fortezza di Angband. Dopo questa battaglia (Dagor Aglareb, cioè Battaglia Gloriosa) iniziò il periodo d’oro per gli Elfi, dato che Morgoth ed i suoi eserciti erano assediati nella fortezza. Tuttavia, Morgoth dopo qualche centinaio d’anni spezzò l’assedio grazie a Glaurung, Signore dei Draghi, e da quel momento la guerra non cessò mai più in tutto il Beleriand: a nulla servì l’aiuto degli Edain. Molti regni Noldor conobbero la loro fine, finché non rimasero Gondolin (di Turgon, figlio di Fingolfin), Nargothrond (di Finrod e Orodreth, figli di Finarfin) e la Marca di Maedhros. Proprio Maedhros pensò che fosse giunto il momento di ricacciare Morgoth al nord e creò così l’Unione di Maedhros, un’alleanza di Uomini, Elfi e Nani.

L’Unione mosse contro il nemico, ma grazie al tradimento di alcuni Uomini (Esterling), Morgoth sbaragliò completamente l’esercito alla nota Nirnaeth Arnoediad. Dopo questa battaglia, i Noldor rimasero molto indeboliti e demoralizzati; tuttavia, giunse loro notizia che uno dei Silmaril si trovava nel Doriath, con Dior, così i Fëanoriani chiesero ai Sindar la restituzione del gioiello. Dior ovviamente rifiutò, e così si verificò il secondo massacro di Elfi a opera dei Noldor che, sebbene ottenessero la vittoria, non trovarono il Silmaril e subirono la morte di Celegorm, Curufin e Caranthir. Qualche anno prima, nel 495, cadde il Regno Noldorin del Nargothrond, tenuto da Orodreth, mentre nel 510 cadde Gondolin, la Città Nascosta, di Turgon.
Il Silmaril di Dior era posseduto da Elwing, la figlia, che risiedeva nell’Arvernien con la maggior parte degli Eldar e degli Edain ancora vivi: gli ultimi Fëanoriani allora attaccarono le Bocche del Sirion (terzo massacro) nel 538, ma Elwing si gettò in mare e il suo Silmaril finì per essere recuperato da Eärendil il Navigatore e posto in cielo.

Nella Guerra d’Ira, i Noldor della Terra di Mezzo rimasero a Tol Balar come la maggior parte dei Sindar, mentre si unirono ai Valar ed ai Vanyar i Noldor di Finarfin: Morgoth fu sconfitto e Thangorodrim distrutta. I restanti due Silmaril furono rubati da Maedhros e Maglor, i quali, tuttavia avevano ormai un cuore ottenebrato: i gioielli bruciavano infatti le loro mani, cosicché Maedhros si gettò in un abisso di fuoco (Orodruin?), mentre Maglor gettò il suo gioiello nel mare.

In seguito alla Distruzione del Beleriand, molti Noldor tornarono a Valinor, mentre alcuni rimasero nella Terra di Mezzo: quelli di Gil-Galad e Elrond nel Lindon, e quelli di Celebrimbor nell’Eregion.
Nella Seconda Era proprio nell’Eregion Celebrimbor forgiò gli Anelli del Potere e da questi ebbe origine la Guerra tra Elfi e Sauron. L’Oscuro Signore devastò l’Eriador, ed Elrond condusse una parte del suo popolo al rifugio di Imladris (Gran Burrone). I Noldor poi formarono il loro ultimo esercito nella storia di Arda, unendolo a quello degli Elfi Silvani e degli Uomini di Elendil (Ultima Alleanza) e riportando la vittoria contro Sauron. In riconoscenza dell’aiuto ottenuto nella guerra contro Sauron, i Noldor costruirono per Elendil le Tre Torri (la più alta era Elostirion) nei pressi dell’attuale Contea., così come avevano fabbricato per Amandil le palantir.

Gil-Galad, morto a Mordor, diede ad Elrond il suo Anello e la sua eredità, ma il figlio di Eärendil non riuscì mai più a mettere in piedi un esercito nella Terza Era, se non una piccola schiera mandata alla Battaglia di Fornost. Nella Quarta Era, tutti i Noldor della Terra di Mezzo tornarono a Valinor. I Noldor più famosi sono Fëanor, il creatore dei Silmaril; Fingolfin, fratello di Fëanor; Turgon, Signore di Gondolin; Finrod, Felagund, il fondatore del Nargothrond e fedele amico di Beren Erchamion; Galadriel, la Dama del Bosco; Gil-Galad, l’ultimo Alto Re dei Noldor; Celebrimbor, il forgiatore degli Anelli del Potere; Rúmil, l’inventore della scrittura.




Gli Elfi Teleri

La terza stirpe degli Elfi, e anche la più numerosa, è quella dei Teleri. Questi Elfi amano sopra ogni cosa il mare e tutto ciò che è ad esso correlato: il verso dei gabbiani, lo spumeggiare delle onde, la costruzione di vascelli; per questo motivo i Teleri sono il popolo più caro ad Ossë e ad Ulmo, i Signori delle Acque.

Per quanto riguarda la storia dei Teleri, a questa stirpe appartenevano la maggior parte degli Elfi Avari, cioè che rimasero a Cuivienen “nuin giliath”, sotto le stelle. A causa del loro numero elevato, nel Grande Viaggio i Teleri scelsero due condottieri: Olwë e suo fratello Elwë, che rimase poi incantato da Melian a Nan Elmoth, e che in seguito divenne il re dei Sindar, o Elfi Grigi. Olwë, al contrario, proseguì il suo viaggio verso Valinor e si stabilì ad Alqualondë, il porto dei Cigni. I Teleri di questa città furono chiamati Falmari, ma molte volte Tolkien li nomina semplicemente come “i Teleri del Porto dei Cigni”.

Durante la partenza per l’Esilio dei Noldor, Fëanor chiese in cambio dell’aiuto nella costruzione di Alqualondë (realizzata infatti dai Noldor) le navi dei Teleri per dirigersi nella Terra di Mezzo: questi però rifiutarono a causa del dissenso dei Valar sull’azione dei Noldor, e si verificò allora il primo dei tre massacri di Elfi ad opera di Elfi: i Noldor sterminarono i Teleri e si appropriarono delle navi. All’epoca della Guerra d’Ira, il ricordo del massacro è ancora vivo, ed infatti i Teleri non inviano soldati alla guerra, ma si limitano a prestare le loro navi agli altri combattenti. Non risulta che i Teleri di Alqualondë abbiano avuto rapporti coi Númenoreani, né che siano stati danneggiati quando la frana sommerse Ar-Pharazôn e cambiò Aman.
Gli Elfi Teleri più famosi sono Olwë, Signore di Alqualondë, e sua figlia Eärwen, sposa di Finarfin.




Gli Elfi Sindar

I Sindar sono una divisione dei Teleri: chiamati anche Elfi Grigi, i Sindar sono quegli Elfi che rimasero nel Beleriand in attesa del ritorno di Elwë, loro signore, che si era fermato dinanzi la bellezza di Melian la Maia nei boschi di Nan Elmoth. Dopo molti anni Elwë fece la sua ricomparsa, e da quel momento fu detto Thingol Grigiomanto, Re Supremo degli Elfi del Beleriand. Thingol fondò il Doriath, il regno protetto dalla sua sposa, che si estendeva nelle foreste di Neldoreth e Region. I Sindar erano meno saggi degli Alti Elfi dell’Ovest, ma le loro arti si raffinarono grazie anche al potere di Melian.
I Sindar parteciparono alla Prima Battaglia del Beleriand, e furono aiutati dai Nandor di Denethor: questo popolo si fuse per la maggior parte con i Sindar mentre altri si recarono nell’Ossiriand e divennero gli Elfi Verdi.

La figlia di Melian e Thingol era Lúthien, fanciulla dalla bellezza incomparabile, e che sarà al centro di varie vicende nel Silmarillion. Accadde infatti che Beren, un Uomo della Prima Casa degli Edain, capitasse nel Doriath e che lì incontrasse Luthien e se ne innamorasse. Beren chiese allora la mano di Luthien a Thingol, che in cambio chiese un Silmaril di Morgoth: i due sposi dopo varie peripezie (raccontate nel Silmarillion e nei Racconti Perduti) riuscirono a prendere il Silmaril, che fu però la causa della fine del Doriath. Infatti Thingol chiese ai Nani di fonderlo con la Nauglamir, un gioiello dei Nani, ma questi, bramando i due gioielli, uccisero Elwë e causarono la guerra tra Elfi e Nani, che fu però vinta da quest’ultimi. Il Doriath venne così abbandonato, ed i Sindar si unirono ai Noldor e agli Edain alle Bocche del Sirion, sotto la guida di Dior, figlio di Luthien, e di Celeborn.

In seguito alla distruzione del Beleriand, molti Sindar si recarono a Tol Eressëa e vi abitarono per sempre. Molti altri Sindar seguirono però Celeborn e la sua sposa Galadriel e si recarono nella Terra di Mezzo, e più precisamente nell’Eregion, assieme ai Noldor di Celebrimbor. Tuttavia, se ne andarono in seguito alla forgiatura degli Anelli del Potere e si recarono nel regno già esistente di Lothlorien, dove regnava Amdir, re degli Elfi Silvani, e si fusero con loro. I Sindar inviarono molti soldati alla Battaglia di Dagorlad (dove talaltro morì Amdir) così come combatterono contro Sauron nelle Battaglie del Nord durante la Guerra dell’Anello.
Alla fine della Terza Era, molti Sindar partirono per Valinor, così come Galadriel, mentre Celeborn e poca altra gente rimase nel Bosco d’Oro per poco altro tempo, e a Lothlorien non vi furono più canti né luci.

I Sindar più famosi sono Elwë Thingol Grigiomanto, Re del Doriath; Mablung il Cacciatore e Beleg Arcoforte, soldati di Elwë; Daeron, il più grande menestrello della Terra di Mezzo; Elmo, fratello di Elwë e Olwë; Galadhon e Galathil, rispettivamente padre e fratello di Celeborn; Nimloth, moglie di Dior e figlia di Galathil; Nimrodel, che per amore di Amroth si perse nelle Ered Nimras; Mithrellas, compagna di Nimrodel presa in sposa da Imrazôr il Numenoreano.




Gli Elfi Nandor e gli Elfi Verdi

I Nandor sono un’ulteriore divisione dei Teleri: quando infatti questi raggiunsero le Montagne Nebbiose durante il Grande Viaggio, un certo Lenwë prese una parte dei Teleri e si fermò nel grande bosco che comprendeva, a quei tempi, sia Boscoverde il Grande, sia Lothlorien (chiamato Laurelindolan).
Tuttavia, il figlio di Lenwë, Denethor, condusse una parte del suo popolo nel Beleriand, dove aiutò i Sindar di Thingol: Denethor morì nella battaglia ucciso dagli Orchetti ed il suo popolo subì un’ennesima divisione; molti infatti si fusero con i Sindar (come Saeros) mentre altri si recarono nell’Ossiriand e divennero gli Elfi Verdi, o Laiquendi.
Non molti Nandor sono passati alla storia: tra questi, Saeros, consigliere di Thingol che insultò Turin durante il suo soggiorno nel Doriath e ne fu ucciso; Ithilbor suo padre.


Gli Elfi Verdi

Come già detto più volte, gli Elfi Verdi sono una divisione dei Nandor. Il loro nome deriva dal fatto che alla morte di Denethor si rifugiarono nelle foreste dell’Ossiriand mimetizzandosi con la vegetazione e che non fecero mai guerre aperte contro Morgoth, ma usavano tattiche “mordi e fuggi”. Gli Elfi Verdi accolsero Beren e Luthien quando tornarono dalla morte e risedettero in Tol Galen, e si curarono di loro finché la morte non li sopraggiunse. Non si sa che fine abbiano fatto gli Elfi Verdi in seguito alla distruzione del Beleriand: alcuni dicono che abbiano raggiunto le Bocche del Sirion insieme a tutti gli altri Eldar e Edain ancora vivi, altri sostengono che invece abbiano passato le Montagne Azzurre e si siano ricongiunti coi loro parenti Elfi Silvani.




Gli Elfi Falathrim

I Falathrim sono un'ennesima divisione dei Teleri: il loro nome vuol dire "gente delle coste", ed infatti ciò rispecchia benissimo la reale identità di questo popolo. Quando infatti i Teleri di Olwë raggiunsero le coste del Beleriand, molti si fermarono in quei luoghi, sotto la saggia guida di Cirdan il Carpentiere, e fondarono le città di Eglarest, Brithombar e la Torre Corno Bianco (Barad Nimras), la loro principale fortezza.

I Falathrim sono molto simili ai Falmari, ovvero i Teleri di Alqualondë, ed infatti hanno come abilità principale la costruzione di navi e vascelli. Durante la Prima Era Cirdan aiuta spesso e volentieri i Noldor nelle loro guerre contro Morgoth, ma il numero dei Falathrim non è mai stato altissimo, e molti di loro salparono per Alqualondë in vari periodi, ricongiungendosi con i loro parenti.

Dopo la distruzione del Beleriand, Cirdan guidò il suo popolo nei Luoghi Lontani dell’Eriador, fondando i Mithlond, cioè i Porti Grigi. I Falathrim inviarono dei soldati a supporto del re del Lindon Gil-Galad durante la guerra dell’Ultima Alleanza e aiutarono anche i regni di Arthedain e Cardolan quando questi vennero attaccati da Angmar e Rhudaur.

Alla fine della Terza Era, l’Ultima Nave salpa dai Porti Grigi verso Valinor; a governarla c’è ovviamente Cirdan, ed i passeggeri sono i Portatori dell’Anello: Frodo e Bilbo, Gandalf, Elrond, Galadriel e anche Gildor.




Gli Elfi Avari

Gli Avari sono tutti quegli Elfi che si rifiutarono di partecipare al Grande Viaggio verso Valinor. I loro capi erano Morwë e Nurwë e gli Avari rimasero a Cuiviénen per lunghissimo tempo, finché alcuni non si stabilirono nel Regno del Dorwinion, famoso per i suoi verdi prati e per le sue ricche vigne. Negli scritti più antichi di Tolkien è un Avaro, Nuin, ad avventurarsi nell’Hildórien e scoprire gli Uomini dormienti. Nuin ne svegliò due, Ermon e Elmir ed insegnò loro la lingua e la musica.
Come confermato da Bëor il Vecchio a Finrod, gli Uomini avevano già avuto contatti con gli Elfi, e con tutta probabilità si tratta di Avari e difficilmente di Nandor.
Non si sa di preciso quale sia il destino degli Avari, ma molto probabilmente in tanti furono catturati da Morgoth che creò così la razza degli Orchi. Gli Avari sfuggiti, oltre al Dorwinion, forse si insediarono in Boscoverde il Grande, fondendosi con i Nandor e formando gli Elfi Silvani.



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