[Corpo delle Guide Ducali] ANATOMIA DELLE ANIME

Documento sull'anatomia delle anime approvato dall'Accademia delle Razze
Poiché il Regno dell’Ade ha delle regole che non sono di questo mondo, questo documento non può e non vuole essere esaustivo sulle caratteristiche delle anime. Tutto quello che segue deriva da testimonianze indirette, voci riportate e quant’altro si possa dire non avere “basi scientifiche certe”. Prendetelo come un “Finora si è saputo che”
Secondo i culti del Gran Ducato di Lot l’anima è un’entità immateriale, distinta, di cui il corpo vivente non ne è che l’involucro: essa sopravvive al corpo e conserva la sua individualità dopo la morte. L’anima, a prescindere dalla razza di appartenenza, nel momento del trapasso viene attirata, come risucchiata da un incontrollabile potere, nel Regno dell’Ade.
In questo luogo ha inizialmente la parvenza di una nebbia inconsistente, una sorta di ombra immateriale ed incosciente; con il tempo e l’esperienza, dovuta alla presa di coscienza della nuova condizione, acquisisce poi la capacità di assumere forma definita e di modificarla ad intimo piacimento privilegiando, comunque, la forma di quando era in vita, memoria radicata nella propria essenza. L’immaterialità e l’impossibilità di assumere concretezza sono la regola, ma si hanno notizie di anime che sono riuscite a prendere possesso di corpi viventi e a far spostare oggetti.
Non essendo legata ad alcun concetto gravitazionale l’anima ha, sempre entro i confini del Regno, massima libertà spaziale; può dunque volare, levitare, rendersi visibile o meno alle altre anime o ai viventi a patto che non intervenga coercitivamente un Custode dell’Ade, per tramite del Sacro Medaglione, al di cui potere l’Anima non può porre resistenza alcuna.
L’Anima possiede capacità sensoriali limitate alla vista e all’udito, in rarissimi casi il tatto; non avendo l’Anima necessità di nutrirsi o di riconoscere odori in Ade, il gusto e l’olfatto invece sono invece praticamente nulli, sebbene l’anima potrebbe aver ricordo delle sensazioni, risalenti alla vita terrena, legati a questi sensi.
Vi è nell'anima, di norma, un periodo di disorientamento, che va dal momento della morte, a poco dopo l'arrivo nel Regno. Si hanno notizie di anime che avevano ricordo della vita terrena; in alcuni casi si sa di disturbi della memoria dovuti, plausibilmente, al trauma della morte; al contrario, nei casi conosciuti di resurrezioni, una volta ricongiunta al corpo e ricondotta nel Regno dei Vivi l’anima generalmente perde memoria delle esperienze nel Regno dei Morti, sebbene in alcune rare evenienze, potrebbe rimanere latente un ricordo confuso legato a sensazioni positive o negative in base all’esperienza individuale nel Regno.

A seconda delle varie razze si sono potute notare queste particolarità.

Angeli: L’Essenza dell’Angelo prima di ricongiungersi alla Dea Themis, si trova catapultata nell’Ade. Proprio grazie a questo passaggio forzato, è possibile, per un certo tempo, tentare di far reincarnare l’essenza dell’Angelo e ricondurla nel Regno dei Vivi.
L’Aura dell’Angelo subisce una trasformazione e viene percepita in forma ridotta dai viventi; il suo potere quindi non svanisce del tutto ma l’Essenza dell’ Angelo non ha alcun controllo su di essa. L’Essenza, inoltre, perde tutte le sue abilità (skills), capacità e doti razziali.

Demoni: L’Essenza del Demone prima di tornare nel luogo di origine, si trova catapultata nell’Ade. Proprio grazie a questo passaggio forzato, è possibile, per un certo tempo, tentare di richiamare l’Essenza Demone nel corpo ospitante.
L’Aura del Demone subisce una trasformazione e viene percepita in forma ridotta dai viventi; il suo "potere" quindi non svanirà del tutto ma l’Essenza del Demone non ha alcun controllo su di essa. L’Essenza, inoltre, perde tutte le sue abilità (skills), capacità e doti razziali.

Fate: La fata, prima di raggiungere sotto forma di energia il piano astrale, si ritrova catapultata in Ade. Proprio grazie a questo passaggio forzato, è possibile, per un certo tempo, tentare di richiamarla nel Regno dei Vivi. L’anima di una fata si dice sia riconoscibile perché più luminosa delle altre ma di fattezze molto più piccole, senza una forma definita; in pratica una specie di scintilla che varia di colore in base al suo carattere e stato emotivo.
L’Essenza, inoltre, perde tutte le sue abilità (skills), capacità e doti razziali .

Vampiri: L’Anima di un Vampiro è finora risultata più eterea delle altre anime osservate. I suoi sensi sono meno sviluppati dell’anima di un essere umano, cioè vedono e sentono meno.
L’Essenza perde tutte le sue abilità (skills), capacità e doti razziali.

Mannari: L’anima del mannaro, una volta ambientata nel Regno, ricorda con più facilità la propria forma animale che quella umana.
L’Essenza perde tutte le sue abilità (skills), capacità e doti razziali.

Tallmuld: Non si hanno notizie finora sulle anime di Tallmuld. Nessuno di loro, pur vivendo poco, è mai ritornato dalla morte.

Draghi: La morte del drago Starfleet ha confermato quelle che erano solo voci e leggende. L’anima del Drago non segue il destino delle altre: essa non viene attratta nel Regno dell’Ade. Ogni drago che muore diviene polvere di stelle e la sua essenza vola verso la Costellazione del Drago per ricongiungersi con i suoi avi e i suoi antenati. Si dice infatti che la Costellazione del Drago svanirà in una enorme esplosione il giorno in cui l’anima dell’ultimo drago si ricongiungerà con i propri simili.

Elfi, Mezzelfi, Umani, Kendot, Gnomi, Nani, Folletti, Drow: L’anima perde tutte le sue abilità (skills), capacità e doti razziali.