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Madian

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Messaggio Da Admin Dom Gen 08, 2012 6:58 pm

Elen lla íth ar mith calad alla Regina e al clan tutto ar Mith gwai Le ai miei fratelli grigi.

Sono Madian Aranel della casata Quimellë Telumethar, detta Celon "l'acqua che fluisce dalle alture", Elfa Sindar.
Ero via da tanto, sono tornata da poco e tante cose sono cambiate da quando me ne sono andata, due cose però sono rimaste tali, la mia appartenenza ai Sindar e il mio desiderio di far di nuovo parte dell'antico popolo delle stelle.

Sono un`Elfa un po` diversa dalle nobili ed eteree dame elfiche, non sono molto alta e forse a causa dei tanti viaggi sono piuttosto robusta.
Ho i capelli lunghi e mossi di due colori, castano scuro sopra e biondo chiarissimo quasi bianco sotto, con una netta divisione, li porto sovente sciolti, altre volte mi piace intreccairli..

Storia personale precedente l'arrivo a Lot

Mi chiamo Madian Aranel Quimellë Telumethar ma sono detta “Celon”, che in Sindar significa “acqua che fluisce dalle alture”, sono nata il giorno dell’equinozio di autunno nell’anno 1000 della Seconda Era.
Sono figlia del Principe Eldamir, sovrano di Cardolan, uno dei regni minori di Arnor, fondato nel 861 della Seconda Era e della sua sposa Erinun, entrambi esseri dotati di capacità mentali incredibili, Elfi Grigi diretti discendenti di Elwë e Melian.
Ho trascorso la mia infanzia felicemente, lontana delle guerre che affliggevano la TdM fin dalla Prima Era e questo grazie a mio Padre, che scappò con mia Madre da Ered Mithrin, le "Montagne Grigie" che si estendevano da est a nordovest di Bosco Atro e che fondò Cardolan.

Abbiamo vissuto così, nascosti fra grandi altipiani boscosi che nessuno conosceva, lontano dai conflitti.
Durante i primi anni di vita, imparai dai miei genitori la storia e le tradizioni della nostra stirpe, i Sindar.

Fu così che ne assimilai la fierezza e ne sviluppai le capacità innate tipiche, ma qualcosa di diverso mi caratterizzava tanto che mia Madre, accorgendosi di queste mie facoltà particolari, mi affidò ad Alatariel, la Sacerdotessa del “Culto della Radianza”, strega, indovina e guaritrice.

Mio Padre non fu mai d’accordo sulla strada in cui mia Madre volle mettermi, i Sindar riconoscono e sanno utilizzare il magico, ma la stregoneria non è certo una pratica prettamente elfica.

Tuttavia Alatariel, riconosciute le mie capacità, mi prese con se, mi iniziò ai segreti delle arti magiche e nel corso degli anni mi insegnò a riconoscere piante ed erbe, ad utilizzarle per guarire e per avvelenare, evocare e comunicare con gli Spiriti, sentire ciò che non si può vedere e a predire il futuro.
Passarono molti anni di vita felice a Cardolan, finché non arrivò per me il momento del distacco, sarei partita per conoscere il resto della TdM che mi era stato nascosto fino ad allora.

Da portare sempre con me, ebbi in dono l’amore e la dolcezza di mia Madre, il carattere fiero e austero e la saggezza di mio Padre, tutto il sapere di Alatariel che ora era in me.

Gli oggetti che lasciarono Cardolan insieme a me furono una spilla d`argento dono di mia madre, una spada dono di mio padre e il mio coltello dell`arte dono di Alatariel.

Storia personale dopo l'arrivo a Lot

Avevo lasciato la mia terra, avevo vagato per la TdM in lungo e in largo, da est a ovest, da settentrione a mezzogiorno quando arrivai a Lot dove con piacevole sorpresa, ritrovai i miei fratelli edhelrim Sindar, che mi accolsero fra di loro come una ritrovata sorella, a vivere insieme pacificamente, trascorrendo i giorni lavorando per il Granducato e intrattenendosi in piacevole compagnia.

Alfine decisi che mi sarai stabilita a Lot e che con la mia Arte avrei per sempre servito la Dea Themis

Di me posso dire di avere mente è ferma, decisa e sempre aperta a nuove esperienze, apprendo tutto velocemente, sono curiosa e schierata fra luce ed ombra. Cerco sempre la via che ritengo più retta.

Ho avuto la necerssità di imparare ad impugnare la spada, ma il combattimento non è la mia via, piuttosto mi piace leggere nelle antiche pergamente della storia del mio popolo e delle gesta dei miei antenati, ma anche delle razze con cui condividiamo la vita nella TdM e impararne le lingue, scrittura e pronunzia. Mi incanto a confrontare gli eventi delle passate ere, a leggere gli annali, a scorrere col dito gli alberi genealogici.. Mi piace tenere nota di tutto ciò che accade nel mondo.

Possiedo una fedelissima riporoduzione di Nenya, uno dei Tre Anelli e lo porto sempre all`anulare destro, l` orginale fu in Mithril, il mio è d`argento, il mio metallo preferito.
Amo le spille, ne possiedo diverse e ne porto sempre due una sulla mia borsa e una sul mantello da viaggio.

Mi piace vestire di abiti semplici, di bianco, verde o marrone, sopra l`abito porto sempre un mantello.

Mantengo buoni rapporti con tutte le razze dialogando con loro senza pregiudizi.

Ho una particolare predilezione per i DûnEdain.. *_*

La vita nella TdM mi ha insegnato a non ripone troppa fiducia in nessuno e la mia parte di tenebra mi ricorda di essere sempre schiva e critica, in grado di valutare ogni situazione, spesso rifiutando ogni aiuto e contando sulle mie sole forze, ciò mi impedisce di agire in modo azzardato.

Nessuno riesce a capire quello che sto pensando, perché non ha nessuna intenzione di svelarmi troppo.

Dopo aver vissuto per qualche anno a Lot venni a sapere che le guerre nella TdM si stavano ritirando sempre di più a nord così spinta dal desiderio di rivedere Cardolan, la mia terra, lasciai la città che mi aveva così benevolmente accolta e gli affetti e portando con me la salda devozione a Themis partii.
Rieccomi dopo otto anni, la città è cambiata.. Ma io sono sempre "acqua che fluisce dalle alture".

E questa è la mia storia ed è molto di ciò che ho da dire.
Ringrazio immensamente chi mi ha accolta e che al momento del ritorno ha fatto si che non mi sentissi sola.
Aggiungo che appena lo stato del mio censo me lo permetterà farò domanda di cambiarlo e di riprendere il mio nome di battesimo Madian
Mi scuso degli eventuali errori di etichetta e ringrazio ancora.
Celon

Modificato da Celon - 22/7/2011, 22:29

Madian Aranel Quimellë Telumethar
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Per anni viaggiai lontano, oltre monti, attraverso foreste. Giunsi infine alla più segreta delle visioni: me stessa
~o~
Tanto tempo fa, Madre, mi insegnasti il rispetto per la Natura nel cui splendore il tuo spirito dimora
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Messaggio Da Madian Sab Giu 08, 2013 3:50 pm

Siccome è quasi un anno che sono ferma a 2999,99 di carisma e che fra 20 gg circa, forse (dopo un anno non ne sono più sicura) divento "Signora" (ora sono signorina... -.-), finalmente mi sono decisa ad aggiornare la mia storia elfica che era "Tolkenianamente/Elficamente" imprecisa e scritta per giocare nelle Streghe (quello che facevo 11 anni fa).
La metto qui, Regina, spostala dove è giusto.

Storia personale precedente l'arrivo a Lot
Mi chiamo Madian Aranel Quimellë Telumethar ma sono detta “Celon”, che in Sindar significa “acqua che fluisce dalle alture”, sono un` elfo femmina millenaria, nata nella Prima Era in un Equinozio d`Autunno, quando gli anni ancora non si contavano.
Sono figlia di Eldamir e della sua sposa Erinun, esseri dotati di capacità mentali incredibili, che sotto il Regno di Elwë e Melian, divennero sovrani di uno dei regni minori del Beleriand.

Ho trascorso la mia infanzia felicemente, fra grandi altopiani boscosi alla scoperta della terra sconfinata, viaggiavamo attardandoci nella scoperta delle bellezze che incontravamo da Ered Mithrin, le "Montagne Grigie" che si estendevano da est, fino a nordovest, a Bosco Atro.

Mio padre trascorreva la sera a scrivere ciò che vedevamo e imparavamo dalla terra, mia madre a studiare le virtù delle erbe, mi trasmisero le loro conoscenze efu allora che iniziò in me l`amore per la scrittura, il racconto e la passione del tener nota di tutto ciò che accade.
Assimilai la fierezza dei miei genitori e sotto la loro guida, sviluppai le capacità innate tipiche della nostra razza.

Passarono molti anni di vita felice, finché non arrivò per me il momento del distacco, sarei partita per conoscere il resto della TdM che mi era stato nascosto fino ad allora.

Storia personale dopo l'arrivo a Lot

Avevo lasciato la mia terra, avevo vagato per la TdM in lungo e in largo, da est a ovest, da settentrione a mezzogiorno quando arrivai a Lot dove con piacevole sorpresa, ritrovai i miei fratelli Edhelrim Sindar, che mi accolsero fra di loro come una ritrovata sorella, a vivere insieme pacificamente, trascorrendo i giorni lavorando per il Clan e intrattenendosi in piacevole compagnia.

Alfine decisi che mi sarai stabilita a Lot e che avrei messo le mie conoscenze a servizione dei miei Fratelli.

Sono un`Elfo femmina adulta un po` diversa dalle nobili ed eteree dame elfiche, non sono molto alta e forse a causa dei tanti viaggi sono piuttosto robusta.
Ho i capelli molto lunghi e mossi, di due colori, castano scuro e biondo chiarissimo con una netta divisione, li porto sovente sciolti, altre volte mi piace intreccairli.
Di me posso dire di avere mente ferma, decisa e sempre aperta a nuove esperienze, apprendo tutto velocemente, sono curiosa, schierata fra luce ed ombra. Cerco sempre la via che ritengo più retta.

In passato ho avuto la necessità di imparare ad impugnare la spada, ma non ho destrezza con al lama, piuttosto mi piace leggere nelle antiche pergamente della storia del mio popolo e delle gesta della razza, ma anche sapere il più possibile delle altre razze con cui condividiamo la vita su Arda, impararne le lingue, scrittura e pronunzia.
Mi incanto a confrontare eventi e date delle passate ere, a leggere gli annali dei Re, a scorrere col dito, dei Periannath gli intricatissimi alberi genealogici..
Sono altresì interessata alla botanica, mi piace osservare la flora e descrivere per iscritto ciò che ne vedo.
Infine, sono solita tenere nota di tutto ciò che ogni giorno accade nel mondo.

Possiedo una fedelissima riporoduzione di Nenya, uno dei Tre Anelli e lo porto sempre all`anulare destro, l`orginale fu in Mithril e diamante, il mio è d`argento e quarzo.
Amo le spille, ne possiedo diverse e usavo portarne sempre due, una sulla borsa e una sul mantello da viaggio, ma dal mio ritorno fra gli Eldalië, solo l`Elenmire da me rimanda al mondo la luce delle stelle.

Mi piace vestire di abiti semplici, di bianco, verde o marrone, quando viaggio, sopra l`abito porto un comodo mantello.

Mantengo buoni rapporti con tutte le razze dialogando con loro senza pregiudizi.

Ho una particolare predilezione per i DunEdain..

La vita nella TdM mi ha insegnato a non ripone troppa fiducia in nessuno e la mia parte di tenebra mi ricorda di essere sempre attenta e critica, sono in grado di valutare ogni situazione, ho imparato a contare sulle mie sole forze, ciò mi impedisce di agire in modo azzardato.

Dopo aver vissuto per qualche anno a Lot venni a sapere che le guerre nella TdM si stavano ritirando sempre più a nord così, spinta dal desiderio di rivedere il Beleriand, lasciai la città che mi aveva così benevolmente accolta e gli affetti e portando con me il ricordo dei miei Fratelli, partii.

Rieccomi dopo otto anni, ora sono il Custode della Storia e delle Tradizioni dell`Antico Regno degli Eldalië. La città è cambiata.. Ma io sono sempre "Acqua che fluisce dalle alture".

"Audi dea regina, lucifera, diva Luna...."
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