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Messaggio Da Admin Dom Gen 08, 2012 6:54 pm

Storia personale precedente l'arrivo a Lot
In antico si chiamava Mithalkar Maximian Legolas II. Nacque nell`Eriador, ove una grossa popolazione di Sindar abitava i boschi di questa terra sino a giuger al Lago Nenuial nel nord, e lì vicino nella baia di Lhùn v`erano i Teleri dei Mithlond, sottostati alla signoria di Cirdan, gli Stessi abitanti di Imladris nelle Chithaeglir posson considerarsi dell`Eriador quasi e comunque alcuni di loro erano discendenti di Sindar. Si sposò con Melwin...ma ella morì dopo lunga e penosa malattia, di cui non si seppe mai la causa. Egli la trovò riversa sul letto in un lago di sangue, e la sua casa distrutta. Vagò per Lot alla ricerca della felicità che la morte dell`amata gli portò via, e alla ricerca di chi poteva aver turbato la sua esistenza e ha distrutto la sua famiglia. Poi conobbe una dolce elfa, Shannen, che gli rubò il cuore e lo portò in salvo dal baratro dove era precipitato...in una notte di luna e stelle splendenti concepirono il piccolo Legolas e lo crebbero nella loro piccola casetta nella foresta di Lorien...Una mattina si alzò e notò che la madre e il bimbo non c`erano più...vagò per i boschi cercandoli...ma mai ebbe notizie... non sapeva più per cosa vivere...andò a Mot per lasciarsi morire di dolore e per mano di qualche orchetto. E così fu.
Ma la leggenda vuole che torcendosi dai dolori, strisciò fino al bosco dei Giganti, nella contea di Luvamil,dove un anziano alchimista del luogo curò i suoi spasmi. Un `incantesimo lo portò fuori dal suo vecchio corpo, rinascendo come un giovane radice d`albero, ma dimenticando il suo passato
Storia personale dopo l'arrivo a Lot
Io sono Meldo, sono un Sindar. Ho ricordi molto vaghi del mio passato...ricordo che un tempo mi chiamavano Mithalkaer.Nacqui nell`Eriador, ma poi successe qualcosa di strano nella mia vita, dopo che la mia compagna Shannen era sparita per sempre portando via con se mio figlio Lylandir. Credo che qualcuno mi abbia salvato la vita perchè dopo quell`episodio avevo deciso di lasciarmi morire: andai Mot, sperando che qualche orco mi trafigesse con la sua arruginita spada e questo successe davvero o almeno così mi è stato raccontato e pensavo finalmente di poter raggiungere la pace. Ma mi svegliai un giorno su di un prato poco distante da Lot. I traumi del passato sembravano ormai lontanissimi. Le mie ferite si erano rimarginate. Un saggio mago di cui non seppi mai il nome mi curò, rimettendomi in piedi. Costui mi chiamava Meldon, "l`amato", mi insegnò la musica e a tirar di scherma,eleganza e fierezza mi trasmesse l`amore per la botanica ed i valori come il coraggio, la riflessione. Lessi molti libri in quel periodo, affermando la mia passione da romanziere.Dopo un pò di tempo mi presentai ai cancelli di Lot, cominciando una nuova vita da straniero nel Regno ed ivi ho incontrato le persone più care che ho, i confratelli Eldalie con cui condivido ogni giorno della mia lunga vita.Sono alla ricerca di un tassello del passato che manca.Ho solo una pietra azzurra a testimoniarlo.Non credo che il passato che mi è stato raccontato sia quello reale.Ho molta confusione, ma scoprirò prima o poi la verità. Sono marito di DEYANIRA, la mia luce fuori dal tunnel.
Qualche giorno fa, un trauma. I fantasmi del mio passato si sono risvegliati, come non lo so, ma tutto cio’ che credevo di aver dimenticato per sempre mi e’ tornato alla memoria, sconvolgente come un fulmine a ciel sereno. Ero nella mia tenda, dopo il turno di guardia, ero solo...e ho pianto.
La mia precedente compagna, Shannen, non era un’elfa pura come poteva sembrare a prima vista, bensi’ la figlia di un’elfa e di un mannaro nata da una relazione che aveva dovuto essere clandestina, a causa dei troppo forti disaccordi fra le due razze nella sua terra. Purtroppo, pero’, caso volle che i Mannari scoprissero quest’atto e, inorriditi da fatto che il loro sangue si fosse “sporcato”, decisero di attuare una loro, terribile vendetta, e decretarono che da allora avrebbero ucciso tutto coloro che avrebbero proseguito questa razza “mista”, a partire dagli innocenti genitori di lei. La prossima vittima sarebbe stata lei, e con lei stessa io e il figlio che avevamo avuto, che allora era ancora in fasce. Ma le strade del destino sono oscure ed imprevedibili, e cosi’ accadde che il giorno che la rapirono insieme a Lylandir, io non ero nella nostra magione in mezzo al bosco, e potei sfuggire al linciaggio. Tornato a casa, non trovai nessuno se non i segni di quella che doveva essere stata una lotta, mobili tirati giu’ e fatti a pezzi, vetri rotti, lenzuola e tende dilaniate, e capii che qualcosa di terribile era successo. Mi misi alla ricerca di Shannen e Lylandir seguendo le tracce lasciate dai mannari, e giunsi ad una caverna nascosta nel folto della foresta, dove mi si paro’ agli occhi uno spettacolo orribile, che mai piu’ potro’ dimenticare: la mia dolce compagna era stata legata per i polsi a delle pesanti catene di ferro, e stessa sorte era stata inflitta al mio bambino, senza alcun riguardo per la sua tenera eta’. Senza indugio, mi sono precipitato a salvarli, tentando di rompere le catene, ma era troppo tardi: i mannari mi avevano teso una trappola ed io vi ero finito proprio dentro, senza possibilita’ di scampo. Tenendomi fermo, mi hanno costretto ad assistere alle violenze che hanno inflitto a Shannen, sinche’ non l’hanno uccisa trafiggendola nel mezzo del petto con una lancia, fra le mie urla disperate. Il Cielo sa cos’altro sarebbe accaduto a mio figlio, se in quel momento un Lupo bianco dagli occhi azzurri non fosse apparso, ingaggiando una lotta con gli altri mannari sino a metterli in fuga, e cosi’ salvando la vita a me e a Lylandir. Questi, prima di darsi alla fuga, riuscirono a ferirmi al collo, sia lasciandomi una cicatrice che ora giace coperta dal mio tatuaggio, sia spezzando in 3 parti la pietra azzurra che portavo al collo. A questo punto i miei ricordi si fanno sfocati. Devo essere svenuto molto probabilmente, perche’ quando mi risvegliai non mi trovavo piu’ nella caverna ma dentro una locanda, ai confini della Contea di Luvamil, in compagnia di mio figlio e di un tale Sir Leonards, un vecchio Alchimista dal grande cuore che si occupo’ di noi due per lungo tempo, e che mi ha insegnato gran parte delle cose che ora conosco.
In questi giorni un lupo bianco si fa sempre più vivo sia a casa nostra che al campo Eldalie...e al collare porta una scheggia della pietra azzurra...

Anno XIII - Mese 1° - Giorno 11°
Diventa papà per la seconda volta: Idrial



Descr. fisica Stirpe Sindar 1,85 cannelle per 75 rubbi di peso. Capelli castani,medio-lunghi che cadono leggeri sugli occhi verde smeraldo.Lineamenti delicati del viso efebico.Fisico asciutto, con muscoli affusolati ha 220 anni elfici.Enigmatico, misterioso,coraggioso, poco incline a relazioni sociali.Ha tatuato un sole sull`ombelico e una stella sul lato sinistro del collo,e alla cintura due pugnali.Un ciondolo azzurro al collo.

Allineamento POSITIVO
Genetliaco 5 Novembre
Stato Civile VEDOVO
Cittadinanza cittadino di LOT
Indirizzo
Parentele Figlio di Mithalkaer dell`Eriador. Principe di Lorien
Affetti Sua moglie DEYANIRA sposata nell` Anno XII - Mese 10° - Giorno 14° ,e i suoi figli Lylandir e Idrial
Amicizie Gromwen,Arliwen,Squirrel,Farothogil,NimIell,Legolasthefaol,Efir,GilGhalad,Hirien,Aretha,Arja,Vana.Cavalca un destriero bianco di nome Abertforth, dono dell`amata Deyanira
Professione Milite della GNE.
Passatempo musica,il teatro,tirare di scherma
Capo Clan Arlinwen (assegnato il 25 Marzo 2009)
Ruolo nel Clan Mahtar eldaliéva sindarin
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